DINO MENEGHIN. STORIA DI UNA LEGGENDA
PROIEZIONE SPECIALE
DINO MENEGHIN
STORIA DI UNA LEGGENDA
Quella di Dino Meneghin è una storia da tramandare di generazione in generazione, perché è una storia pulitissima di sport, distillato di talento, dedizione e forza fisica che si tramuta anche in forza morale. È la storia dello sportivo italiano più titolato di sempre, del monumento umano attorno al quale la pallacanestro si è fatta leggenda. Ora questa vicenda è diventata Storia di una leggenda – presentato al 9° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo di Milano – con la regia di Samuele Rossi, che colma il colpevole vuoto di non aver mai raccontato da vicino l’icona del basket italiano per eccellenza. Il docufilm di Samuele Rossi arriva al cinema Odeon domenica 26 Novembre, alle ore 11:30 accompagnato dal suo protagonista Dino Meneghin, dal regista e dal produttore Giuseppe Cassaro.
SINOSSI Audace, forte, fiero, inarrivabile. Ma anche umano e dotato di una simpatia naturale immediata. Dino Meneghin, dai campetti della provincia bellunese di Alano di Piave all’ingresso di diritto nella storia del basket mondiale. All’età di 16 anni Dino indossa la canotta numero 11 a Varese, quella che diventerà la sua seconda pelle e con la quale inanellerà una striscia interminabile di vittorie in Italia e in Europa nel corso degli anni ‘70. Dopo l’argento con la maglia azzurra alle Olimpiadi di Mosca, nella primavera del ’81 circola la voce di un suo passaggio da Atene a Sparta, ovvero agli acerrimi rivali di Varese: l’Olimpia Milano. Nonostante il rischio di fare un regalo ai diretti avversari, e forse convinti che il meglio di Dino sia ormai alle spalle, i dirigenti di Varese cedono alle lusinghe milanesi, definendo il più clamoroso trasferimento della pallacanestro italiana, tra i malumori dei suoi ex tifosi e le perplessità dell’ambiente milanese. Sotto la guida del carismatico Dan Peterson, ex avversario di tante battaglie, Dino smentisce anche i più irriducibili scettici, aggiungendo al Palmares dell’Olimpia 5 scudetti, 2 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni, 1 Coppa Korac e 1 Coppa Intercontinentale, il sigillo da leggenda del Grande Slam nella stagione 1986/1987 e l’immensa soddisfazione di aver partecipato da protagonista allo storico oro europeo di Nantes nel 1983 con la Nazionale. Arrivato alla soglia dei 40 anni Meneghin si accasa presso Trieste dove rimane fino al ’93, vivendo un’esperienza a cui perfino l’implacabile incedere del tempo rende tributo, regalandogli l’emozione di affrontare il figlio Andrea in campionato, prima di tornare a Milano per un’ultima stagione prima del ritiro con la maglia dell’Olimpia.
INGRESSO UNICO 6 €
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